Un giorno san Pio da Pietrelcina raccontò ai medici di Casa Sollievo un “sogno”: “Mi trovai alla finestra del coro. Sul piazzale sottostante vidi un’immensa turba di gente. Domandai: “Chi siete? Cosa volete?”. Risposero in coro: “La morte di Padre Pio!”. Entrai dentro… La Vergine mi dà un’arma per distruggerli. L’arma feriva fino a cinquanta chilometri di distanza. Dalla finestra la manovrai su quella folla. Morivano tutti. Mi svegliai. Mi riaddormentai. Il sogno continuò. Mi affacciai alla finestra. C’era ancora una moltitudine di gente. “Perbacco, non sono morti!”, esclamai. Domandai: “Cosa volete? Chi siete?”. Risposero: “Siamo cristiani, siamo i tuoi figli!”. Io dissi loro: “Siate costanti nel bene, obbeditemi, seguitemi e non temete, nessuno vi potrà nuocere. Vi benedico. Mi svegliai”. I medici, parlando tra loro, dicevano: “Ma che arma sarà quella che la Madonna gli ha dato?”. Passarono alcuni anni. Una sera Padre Pio, stando a letto, disse al nipote: “Prendimi l’arma nell’abito”. Il giovane, dopo aver cercato, gli rispose: “Zio, non c’è nulla nelle tasche del vostro abito, c’è solo la corona, eccola”, e la mostrò al Padre che esclamò: “E quella non è un’arma?”. Da quella sera tutti seppero che la misteriosa e potente arma era la corona. Con quell’arma sempre tra le mani, di giorno e di notte, Padre Pio ha vinto tutte le battaglie.
Proposito: Recitare con fede il santo Rosario, chiedendo alla Madonna luce e forza, specialmente nei momenti di prova.
(dal Messalino “La mia Messa: La Messa di ogni giorno”, Anno XI Vol. IV, Frigento (AV), Casa Mariana Editrice, 2017, cit., p. 55)