Santa Cecilia (III sec.), ancora giovinetta, aveva fatto voto di verginità, consacrandosi tutta a Gesù Cristo suo Sposo celeste. Tuttavia fu obbligata a sposarsi con Valeriano, un giovane pagano. La Santa sposa confidava molto nell’aiuto del suo Angelo Custode ed era sicura che l’avrebbe protetta e aiutare a mantenere la promessa che aveva fatto a Dio. Nel giorno stesso delle nozze, infatti, disse allo sposo: “Carissimo Valeriano, ho un segreto da svelarti, ma te lo dirò solo se tu mi prometterai di serbarlo perennemente celato. Sappi che ho un Angelo che mi ama immensamente e che veglia giorno e notte al mio fianco: se questo si avvedesse che tu mi tratti in modo men che casto, certamente volgerebbe sopra di te il suo furore; se egli però vedrà che tu mi ami con cuore mondo di amore immacolato, allora ti amerà al pari di me e ti concederà la sua grazia”. Valeriano restò altamente stupito ed espresse il desiderio di vedere con i propri occhi l’Angelo della sposa. Santa Cecilia rispose che non avrebbe potuto vederlo se prima non si fosse fatto cristiano. Seguendo il consiglio della castissima sposa, Valeriano si recò dal pontefice Urbano, si fece istruire nella religione cristiana e ricevette il Battesimo. Quando tornò a casa vide accanto a Cecilia un Angelo splendente, con due corone che posò sul capo degli sposi, prefigurando che entro non molto tempo sarebbero stati martirizzati per la loro fede in Cristo.
Proposito: Pregare il proprio Angelo Custode perché ci custodisca sempre puri di anima e di corpo.
(dal Messalino “La mia Messa: La Messa di ogni giorno”, Anno X Vol. IV, Frigento (AV), Casa Mariana Editrice, 2016, cit., pp. 278-279)