Grande è l’esempio di pazienza del beato Tito Brandsma, sacerdote Carmelitano olandese, giornalista e professore universitario. Ogni tanto le sue infermità costringevano il Beato alla inattività, e questi anzichè lamentarsene ne faceva una scala per salire al Cielo offrendoli al Signore. Nei momenti più tristi meditava la frase di Santa Teresa: “Niente ti turbi, nienti ti sgomenti. Tutto passa, Dio non muta. La pazienza vince ogni cosa. A chi ha Dio nulla manca. Dio solo basta!”. Durante un ritiro spirituale ebbe a dire, quasi parlando a se stesso: “Non servire il Signore con sospiri… Tieni il sorriso sul tuo volto, e guarda la sofferenza in una luce più sublime di quella che essa appare: un gesto d’amore di Dio per te e un motivo di contettezza”. La sofferenza umana, infatti, unita alla Passione del Signore, ottiene molte grazie se offerta con pazienza e gioia, e permette di espiare i peccati scontandone la pena già in questa terra, a minor prezzo che nel Purgatorio, e acquistando meriti.
Proposito: Non lamentarsi e non scoraggiarsi nei dolori e nei dispiaceri, ma cercare di sorridere sempre
(dal Messalino “La mia Messa: La Messa di ogni giorno”, Anno XI Vol. III, Frigento (AV), Casa Mariana Editrice, 2017, cit., pp. 151-152)