La Serva di Dio Giovanna Rodriguez di Gesù e Maria, clarissa spagnola († 1650), mentre recitava il Rosario, vedeva spesso alla sua destra l’Angelo Custode sotto forma di un bellissimo giovinetto, e alla sua sinistra un demonio in forma di un bruttissimo etiope con il braccio alzato in atto di percuoterla, ma che mai vi riusciva perché impedito dall’Angelo Custode. Una volta le apparve la Vergine Santissima con Gesù Bambino fra le braccia e con un bellissimo Rosario avente una croce di cinque pietre preziose. Gesù, preso dalle mani della Madre quel Rosario, lo mise al collo della sua devota serva. Da quel giorno, ogni qualvolta la Serva di Dio recitava il Santo Rosario, vedeva la corona di cui si serviva trasformarsi in un gioiello di pietre preziose. Impariamo anche noi a sgranare spesso la corona del Santo Rosario e facciamolo in compagnia del nostro Angelo Custode: egli ci suggerirà santi pensieri e ci aiuterà nel respingere tutte le distrazioni. In tal modo, anche la nostra preghiera diventerà un serto di gemme preziose da offrire alla Mamma del Cielo.
Proposito: recitare la Supplica alla Madonna di Pompei
(dal Messalino “La mia Messa: La Messa di ogni giorno”, Anno X vol. IV, Frigento (AV), Casa Mariana Editrice, 2016, cit., pp. 33-34)