Weiten-Raxendorf, 1411

In questa triste settimana in cui sono state trafugate delle ostie dal tabernacolo della Chiesa di San Francesco Alle Scale di Ancona, pochi giorni prima della Santa Pasqua, vi invitiamo a pregare e fare atti di riparazione. Ahimè la storia è ricca di questi sacrilegi, ma ancor più di comunioni sacrichele fatte in peccato mortale che sono egualmente gravi, degne dell’Inferno. Questa settimana vi presentiamo il miracolo eucaristico avvenuto in Austria, dove tanta crudeltà, è stata ripagata dalle lacrime di una signora, ricompesata poi da tanta grazia.

Nella chiesa parrocchiale di Weiten, un ladro riuscì a raggiungere la sacrestia e ad impadronirsi di un’Ostia consacrata che infilò in uno dei suoi guanti. Dalle cronache del villaggio di Weiten risulta che questo furto avvenne nel 1411. Il ladro poi montò a cavallo con l’intenzione di recarsi nel vicino villaggio di Spitz. Invece di prendere la strada principale, scelse quella laterale che passa attraverso la fossa di Mühldorf ed è conosciuta con il nome di «Am Schuß». Quando l’uomo arrivò nel punto in cui oggi si trova una delle cappelle costruite in onore del Miracolo, il suo cavallo si arrestò e non si mosse più nonostante le percosse. Alcuni operai che stavano lavorando nei campi circostanti videro la scena e accorsero ad aiutarlo. Il cavallo era come pietrificato e non c’era modo di farlo muovere. Improvvisamente l’animale partì al galoppo con il padrone e l’Ostia nascosta nel guanto scivolò a terra senza che nessuno se ne fosse accorto. Pochi giorni dopo la signora Scheck di Mannersdorf si trovò a passare per quel punto e scorse vicino a una siepe una luce fortissima con al centro un’Ostia. La donna la raccolse e con sua grande meraviglia notò che la Particola era spezzata in due parti che però restavano unite tra di loro grazie a dei filamenti di carne sanguinante. La donna, commossa, fece costruire a sue spese, proprio in quel punto, una piccola cappella come segno di ringraziamento. Appena la notizia si sparse cominciarono ad affluire in quel luogo numerosi fedeli. In seguito fu necessario costruire una chiesa più capiente capace di contenere le grandi folle che venivano ogni anno in pellegrinaggio per onorare.