OTTOBRE:
IL MESE DEL SANTO ROSARIO
Il Mese di Ottobre, tradizionalmente, è il mese del Santo Rosario, così come il mese di Maggio è il mese della Madonna delle grazie. Questi due mesi arricchiscono l’anno liturgico della fioritura di una devozione mariana sentita dal popolo di Dio e coltivata con frutti sempre consolanti per secoli e secoli lungo la storia della Chiesa.
Purtroppo, però, nei riguardi soprattutto del Rosario la crisi della devozione mariana ai nostri tempi ha segnato la fine di tanti Rosari in più che prima si recitavano sia nelle famiglie che nelle chiese, sia da tanti gruppi ecclesiali che dai singoli cristiani. Sono milioni di Rosari al giorno, purtroppo, che non si recitano più! Nonostante i grandi richiami della Madonna a Lourdes nel secolo XIX, e a Fatima nel secolo XX, nonostante l’esempio portentoso di san Pio da Pietrelcina fino al 1968 (anno della sua morte), negli ultimi decenni del secolo XX è iniziato il crollo della pietà dei fedeli con le conseguenze rovinose per la fedeltà al Rosario, ossia, per una tradizione di pietà popolare che durava da secoli, con frutti di grazia e di benedizione di ogni genere.
E’ arrivato adesso, però, il grido del beato papa Giovanni Paolo II rivolto a tutti i cristiani del mondo intero:“Riprendete con fiducia tra le mani la corona del Rosario”. Questo grido viene rafforzato ancora più dalle parole di un timore angosciante dello stesso Sommo Pontefice:“Che questo mio appello non cada inascoltato!” La voce paterna del Vicario di Cristo si fa vibrante e ancorata. Ascoltiamola e non lasciamola affatto cadere nel vuoto.
All’inizio del venticinquesimo anniversario di Pontificato, il papa beato Giovanni Paolo II ha voluto fare alla Chiesa il dono di un “nuovo” Rosario, accompagnato dalla proclamazione di un intero “Anno del Rosario”, che va da ottobre 2002 a ottobre 2003. Il “nuovo” Rosario è la corona di preghiera mariana dei cinque misteri, chiamati misteri della “luce”, che completano l’intero corso della vita di Gesù e di Maria unendosi alle altre tre corone dei misteri “gaudiosi”, “dolori” e “gloriosi”. In questo modo il Rosario si rende “quasi un compendio del vangelo”, come egli afferma nella magnifica Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae del 16 ottobre 2002.
Nel mese di Ottobre tutta la Chiesa si attivava al massimo nella recita del Santo Rosario, soprattutto per la più grande intenzione di aiuto e di sostegno alle Missione cattoliche. A questa primaria intenzione, il beato Giovanni paolo II ha aggiunto, per questi nostri tempi, le altre due grandi intenzioni della Pace nel mondo e della difesa della Famiglia secondo il disegno di Dio.
Negli Scritti di san Massimiliano Maria Kolbe si trovano ripetute esortazioni a celebrare con particolare cura il mese di ottobre come mese del Rosario.Il Santo aveva ben sperimentato l’efficacia del Rosario nella prodigiosa crescita e fioritura delle due “Città dell’Immacolata” da lui fondate in Polonia e in Giappone. Ugualmente, san Pio da Pietrelcina impegnava non solo se stesso ma anche molti figli spirituali a valorizzare soprattutto il mese di ottobre col la recita di più Rosari, e raccomandava vivamente, in ogni tempo, la novena del beato Bartolo Longo alla Madonna di Pompei, per ottenere le grazie più importanti.
In questi “Tempi difficili”, come li chiama il beato Giovanni Paolo II, con la tragedia mondiale dell’aborto legalizzato, ormai, su tutto il pianeta terra, con l’avanzata inarrestabile di scandali i corruzione a livello mondiale (pornografia, divorzio, omosessualità), con il calo pauroso delle Missioni e delle vocazioni nella Chiesa, con i venti di guerre devastanti in atto e con la frantumazione della famiglia, è realmente urgentissima la mobilitazione della Chiesa intera con una Crociata del Rosario che impegni ogni cristiano.
Valga anche oggi l’esempio del beato Ildefonso Schuter, Cardinale di Milano, il quale, nei tempi tragici della seconda guerra mondiale, raccomandò di mobilitare l’intera cristianità impegnandola ad offrire particolarmente il mese del Rosario, ottobre, “come un assalto generale contro le falangi infernali” che compromettono la pace, seminano rovine e provocano castighi sull’umanità. E il beato Luigi Orione, ugualmente, ai suoi tempi, chiamò a raccolta tutta la famiglia religiosa impegnandola particolarmente alla recita del Santo Rosario: “Opponiamo ai cannoni i Rosari – diceva il beato Orione – e mettiamo le mani giunte al posto di quelle che impugnano le armi”.
Il beato Bartolo Longo, l’apostolo del Rosario, diceva a ragion veduta: “Chi propaga il Rosario è salvo!”. Se il beato Bartolo Longo afferma che il Rosario è “torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio”, chi diffonde il Rosario non soltanto salva se stesso, ma anche gli altri, o meglio salva se stesso proprio perché salva anche gli altri. Quando a san Pio da Pietrelcina venne chiesto cosa lasciasse in eredità ai suoi figli spirituali, egli rispose:
“Amate la Madonna e fatela amare recitate sempre il Rosario”.
Ascoltiamo con cura l’esortazione finale del papa Giovanni Paolo II nella sua magnifica Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae; “Carissimi fratelli e sorelle! Una preghiera così facile, e al tempo stesso così ricca, merita davvero di essere riscoperta dalla comunità cristiana”. Ebbene, a questa riscoperta siamo chiamati tutti e vogliamo rispondere tutti, impegnandoci a celebrare il mese di ottobre come il mese del Rosario, con la fedeltà a recitare ogni giorno almeno una santa corona del Rosario, con la fedeltà a recitare ogni giorno una santa corona per le Missioni, una santa corona per la Pace nel mondo, una santa corona per la Salvezza della Famiglia, una santa corona per il nostro Santo Padre e per la Chiesa tutta intera.
Tratto da:
“Ottobre: il mese del Rosario” di padre Stefano M. Manelli, Casa Mariana Editrice 2003
Lettera Apostolica “Rosarium Virginis Mariae” del beato Giovanni Paolo II.