Le apparizioni a Lourdes hanno avuto come veggente la giovanissima Bernadette Soubirous. La cosa più sconvolgente è il tempo scelto dalla Madre del Signore per apparire a parlare con Bernardetta: nientemeno che durante l’ora che normalmente si trascorre per pranzare: le 12, e proprio nel giovedì grasso, durante feste e banchetti per tutto il villaggio. Ma per Bernadette, ragazza povera di quattordici anni, fragile, malaticcia e analfabeta aiutante della balia che vuole tanto bene e la tiene con sé praticamente fin quasi ai giorni delle apparizioni, il giovedì grasso è un giorno come tutti gli altri, buono per recarsi a racimolare legna da ardere per la famiglia numerosa e povera.
A circa un chilometro dal paese v’è una grotta detta di Massabielle, oltre il fiume Gave. È qui che Bernadette, lasciata sola dalle sorelle che hanno attraversato in fretta il torrente è richiamata da un segno strano: per due volte il rumore come di un tuono e, in alto, i rami del roseto che si agitano come sospinti dal vento. “Subito segue – così scrive Bernadette in tutte le sue descrizioni – , l’apparire di una nube d’oro che diventa una bellissima e giovane Signora con i piedi sostenuti dal cespuglio “. Bernadette riferisce a Jean Baptiste Estrade: “La Signora mi guardò, mi sorrise e mi fece cenno di avanzare, come se fosse stata la mia mamma. La paura mi era passata, ma mi sembrava di non sapere più dove fossi. Mi stropicciai gli occhi, li chiusi, li apersi; ma la Signora era sempre là, che continuava a sorridermi e a farmi capire che non mi ingannavo…”.
“La Signora – continuò Bernadette – ha l’aspetto di una giovane di sedici o diciassette anni. È vestita di bianco, con una fascia azzurra che scende lungo l’abito. Porta sulla testa un velo ugualmente bianco, che lascia scorgere appena i capelli e ricade all’indietro fino al di sotto della fascia. I piedi sono nudi, ma coperti delle ultime pieghe dell’abito, eccetto alle estremità dove brilla su ciascuno di essi una rosa d’oro. Porta sul braccio un rosario dai grani bianchi, legati da una catenella d’oro lucente, come le due rose ai piedi”. Bernadette cade in ginocchio per cominciare a pregare ma, il segno della croce con cui si inizia può farlo solo dopo che si è segnata la Signora la quale accompagna la preghiera della veggente per tutto il tempo dicendo però solo il Gloria Patri al termine delle cinque diecine del Rosario. Terminata la preghiera la Signora sparisce in un attimo.
Il 14 febbraio, Bernadette, che intanto aveva riferito subito alla sorella e all’amica quanto accaduto e ne aveva parlato anche ai suoi familiari, chiamata interiormente torna alla grotta di Massabielle, ma munita di una bottiglietta di acqua benedetta perché – così le è stato detto – “su queste cose non si sa mai e potrebbe anche essere il diavolo a fare un tiro mancino…”. La Vergine sorride al gesto di Bernadette e la chiama ancora più profondamente a sé in estasi. Bernadette appare allora insensibile ai richiami dei presenti e non dimostra di accorgersi di quanto accade intorno a sé, tutta raccolta nella Visione.
Il 18 febbraio, durante la terza apparizione, la Vergine, facendo udire la sua voce, le chiede: “Volete avere la bontà di venire qui per quindici giorni? Io non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro”. Ma la Signora del Cielo, prima di lasciarla, dopo circa un’ora di estasi, come di solito, confida a Bernadette “tre segreti” che la giovane deve tenere per sé e non confidare mai ad alcuno. La Vergine durante le estasi, coglie ogni occasione per far crescere la veggente nella fede e nell’obbedienza e per far aumentare il suo amore alla penitenza, la esorta con gravità a scavare nel terreno per farvi sgorgare una sorgente d’acqua miracolosa. Quindi le dice: “Andate a bere e a lavarvi alla fonte”; e ancora “Andate a dire ai preti che qui deve essere costruita una cappella; voglio che qui si venga in processione”. Le Apparizioni erano ormai diventate un fatto notorio mentre ormai si sviluppava una vera e propria devozione con spontanee raccolte di offerte per la cappella richiesta dalla Madonna.
Alla sedicesima apparizione, avvenuta non a caso, il 25 marzo – Solennità dell’Annunciazione a Maria da parte dell’arcangelo Gabriele – Bernadette scorse la Madonna che la stava già aspettando, tutta circonfusa di luce, rivolta con sguardo materno, pieno di amore verso il popolo che la invocava… “La Signora era in piedi, – disse Bernadette – sopra il roseto, e e si mostrava come si mostra nella medaglia miracolosa… Giunse in seguito le mani e le portò verso la parte superiore del petto…, guardò il cielo…; poi staccando lentamente le mani e chinandosi verso di me, mi disse con voce tremante: “Io sono L’Immacolata Concezione” “.
San Massimiliano Maria Kolbe diceva: “Benché la dignità della Maternità divina costituisca la ragione principale di tutti i suoi privilegi, tuttavia la prima grazia che Ella ricevette da Dio è la sua Immacolata Concezione, l’esenzione da qualsiasi macchia, perfino dal peccato originale, fin dal primo istante della sua esistenza”.