Tra gli eretici e miscredenti che negarono la Verginità perpetua di Maria, sostenendo che Gesù abbia avuto dei fratelli – che invece è dimostrato falso da mille argomenti -, vi fu nel IV secolo a Roma un certo Evidio. Ferito al vivo da questo insulto lanciando alla Madre di Dio, san Girolamo affrontò l’eretico investendo con un’eloquenza così veemente, che questi perdette il coraggio e la parola. In tale circostanza il santo Dottore riportò questo aneddoto. Un giorno, un miserabile, non sapendo come farsi un nome nella storia, pensò di incendiare il celebre tempio di Diana in Efaso. Siccome nessuno lo aveva visto corse nella pubblica piazza, con una torcia in mano, gridando: “Sono io che l’ho incendiato! Sono io che l’ho incendiato!”. Arrestato e interrogato, rispose che, non potendosi rendere celebre mediante le virtù, aveva risolto di farsi un nome per mezzo del delitto. San Girolamo aggiunse: “E tu, Evidio, tu se più empio di costui, poiché il tempio è di Dio che hai violato, è il Santuario dello Spirito Santo”.
Proposito: Pregare la Madonna, Sposa dello Spirito Santo, affinché ci conservi sempre nella purezza del corpo e dell’anima