San Filippo Neri (†1595), fiorentino d’origine, ancora molto giovane si trasferì a Roma – a quel tempo corrotta e pericolosa – dove si dedicò alla missione evangelica, tanto da ricevere l’appellativo di “secondo apostolo di Roma”. Il cuore del Santo ardeva di immenso amore verso la Madonna e molte sono le testimonianze di coloro che lo vedevano percorrere sempre le vie di Roma recitando il Rosario. A chi gli chiedieva una pratica devota per ottenere grazie da Dio, egli diceva: “Figliuolo, siate devoto di Maria. Recitate devotamente il Santo Rosario e recitatelo spesso”. Ed ancora: “Se siete innocente, recitate devotamente il Santo Rosario con la buona volontà di conservare la vostra innocenza. Se siete penitente, recitate devotamente il Santo Rosario con la buona volontà di perseverare nella vostra penitenza. Se siete peccatore, recitate devotamente il Santo Rosario con la buona volontà di emendarvi. Non dubitate che Maria da voi invocata con la salutazione angelica, vi scriverà fra i suoi devoti e vi aiuterà in tutti i pericoli del vostro stato”.
Proposito: Recitare i misteri luminosi del santo Rosario, per chiedere la grazia di una particolare protezione della Madonna
(dal Messalino “La mia Messa: La Messa di ogni giorno”, Anno XI Vol. II, Frigento (AV), Casa Mariana Editrice, 2016, cit., pp. 362-363)