Nella Basilica di Santa Maria in Vado, a Ferrara, il 28 marzo 1171, giorno di Pasqua, durante la frazione del pane consacrato della Santa Messa di Resurrezione, Padre Pietro da Verona, priore dei Canonici Regolari Portuensi, assistito dai tre confratelli Bono, Leonardo e Aimone, vide sgorgare un zampillo di sangue le cui goccioline macchiarono la piccola volta sovrastante l’altare della celebrazione.
La chiesa divenne grande meta di pellegrinaggio e nel 1495, per ordine del duca Ercole I d’Este, fu ristrutturata e ampliata. Successivamente, nel 1595, la volta macchiata del Sangue di Cristo fu rinchiusa in un tempietto.
Molti furono i testimoni che videro l’Ostia assumere un colore sanguigno e di aver intravisto la figura di un bambino. Il Vescovo Amato di Ferrara e l’Arcivescovo Gherardo di Ravenna, immediatamente informati dell’accaduto, constatarono con i loro occhi i segni del miracolo. Tra le numerose testimonianze raccolte ricordiamo la Bolla di Papa Eugenio IV (30 marzo 1442); il manoscritto di Gerardo Cambrense, il documento più antico (1197) che menziona il Prodigio (attualmente conservato nella Biblioteca Lamberthiana di Canterbury); la Bolla del Cardinale Migliorati (1404), in cui si concedono delle indulgenze a «chi visiterà la chiesa e renderà omaggio al Sangue Prodigioso».
Ancora oggi, il 28 di ogni mese nella Basilica, attualmente officiata dai Missionari del Preziosissimo Sangue di San Gaspare del Bufalo, si pratica l’Adorazione Eucaristica a memoria del Miracolo e ogni anno, in preparazione della festa del Corpus Domini, si celebrano le solenni Quarantore.
Accogliamo l’invito di Nostro Signore di aumentare la nostra fede, con l’adorazione, la lode e la preghiera, non dimenticando mai che Lui è veramente presente nella Santissima Eucarestia: Corpo, Anima, Sangue e Divinità, dunque non è un segno, un simbolo, ma Gesù reale e preghiamo sempre, ogni volta che possiamo ma specialmente durante la Comunione sacramentale, in riparazione ai terribili oltraggi che ogni giorno si perpetuano contro Lui e contro sua Madre.